Come è ormai noto, il termine ‘ristori’ non è più al centro dell’agenda dell’esecutivo. Il decreto atteso infatti sul tavolo del Consiglio dei Ministri nella prossima settimana prenderà il nome di ‘Decreto Sostegni’. Alla luce di quanto contenuto nella bozza di decreto Italgrob si è attivata per rappresentare i propri associati e i lavoratori di fronte alle istituzioni governative e parlamentari.
Tramite i propri referenti, la Federazione ha subito offerto e continua ad offrire il proprio apporto alla legislazione nazionale, suggerendo spunti di riflessione e confrontando le strategie operative con gli eletti di Palazzo Madama e Palazzo Montecitorio. In questo modo, in virtù di un’intensa fase di accreditamento e di incontri con i Deputati e i Senatori della Repubblica, la Federazione si è fatta, e si sta facendo, megafono del grido di dolore delle aziende che da sempre operano nella filiera Ho.Re.Ca.
L’obiettivo di Italgrob è preciso e circostanziato come ha dichiarato il Presidente Vincenzo Caso: «Sentiamo il dovere di farci portavoce di tutte le aziende di distribuzione food & beverage che operano nella filiera Horeca. È necessario, oggi più che mai, che la politica ascolti il comparto del ‘fuori casa’ approfondendo dinamiche fino ad oggi poco conosciute. Da parte di Italgrob è incessante il lavoro del Centro Studi per documentare analisi e proposte, evidenziando le forti perdite subite nel 2020».
«Stiamo illustrando con dati precisi – dichiara Dino Di Marino Direttore generale -, le difficoltà di tutto il mondo dell’attività ricettiva ed ora, al centro del dibattito del nuovo Governo, a pieno titolo, grazie ad Italgrob vi è anche il settore Horeca che pone domande e vuole soluzioni, come ad esempio poter aprire i ristoranti oltre le 18, soprattutto dopo aver messo su carta protocolli attenti e sicuri per le riaperture. Ma il timore dei crescenti contagi, le imminenti nuove strette che prevedono tutti i weekend in ogni regione in zona rossa, ci preoccupa molto. Tuttavia sapere che al centro del dibattito politico si dichiari apertamente che il Paese ha bisogno di rinascere, di ricominciare a fare impresa, a lavorare, a fare vita sociale e si ammetta finalmente che la ristorazione è strettamente collegata al turismo che è una delle grandi risorse del nostro Paese. Ebbene, tutto questo, nonostante le difficoltà dei prossimi giorni, fa ben sperare nel futuro».
Anche per questo motivo, le attese da parte della categoria dei distributori Ho.Re.Ca. sono “giustamente” alte, e considerando che le stesse aziende di distribuzione sono state sin qui “ingiustamente” escluse dai precedenti decreti Ristori, l’attività di rappresentanza nelle opportune sedi istituzionali di Italgrob continuerà incessante anche nei prossimi giorni proprio in vista dell’emanazione del Decreto Sostegni.
«Il Governo – ha ribadito il Presidente di Italgrob Vincenzo Caso – deve ascoltare la voce dei distributori, accreditare ai sostegni anche le aziende con più di 5 milioni di fatturato e rivedere la soglia del 33% quale percentuale di perdita 2020 su 2019. È assurdo che non si possa rendere flessibile questa percentuale, la cui applicazione intransigente creerebbe enormi discriminazioni. Tutti hanno perso, e tutti nella giusta percentuale hanno diritto ai sostegni. Concludo con l’auspicio che i Parlamentari si facciano finalmente portabandiera di questa nostra battaglia che giorno dopo giorno logora sempre di più le piccole e medie imprese della filiera della distribuzione del settore Ho.Re.Ca.».
Fonte: Italgrob – Federazione Italiana Distributori Horeca
Roma: 12/03/2021